La musica di un quadro di Emilio Vedova

 

Suoni altissimi, roboanti, urlati-

mille trombe squarciano un’aria spessa

dove non c’è più spazio-

una canzone  canta il cuore immacolato-

l’egoismo per me è un suono piatto

sottile, soffiato appena

come un venticello che passa-

s’alza il volume,

le trombe scalzano le voci-

era un parlato melodico,

s’è perso nel bianco della voce infantile-

c’è un violino

che vuole superare le mille trombe

e un contrabbasso gigantesco, gutturale

che arriva più in basso, oltre il quadro

e un sole bianco che chiama-

è un jazz stanco, chiazzato

che non si governa più-

note alte come zigomi-

la coltre del piano li azzera tutti

 

2 Risposte a “”

  1. ..secessionista dell’espressione,

    flusso di “corrente” creativa che ha attraversato il nostro paese immobile,

    artista “resistente” che ha combattuto in prima linea sul “fronte nuovo delle arti”,

    poeta della protesta naturale,

    intollerante prometeo…

    MAESTRO.

    grazie per avermi ricordato di ricordare.

    o.s.t.

    Ascension by John Coltrane

    1965

  2. grazie della visita, sono contenta diu averti ricordato di ricordare; visiterò il tuo blog

    Dianella

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