La gazza ladra
Nello scrivere
non sono la rondine
semmai
la gazza ladra-
neanche il passerotto
troppo tenero con noi-
non sono la tortora
troppo fedele e innamorata-
sono la gazza ladra
che vive di piccole carogne
di sangue
di carne per i più avariata-
anch’io
vivo di carcasse
di cenere
di schegge d’ossa
rimaste in piccole cassette
sotto terra
o nei mari-
rubo e mi nutro
del sangue rappreso,
solidificato di Kerouac
e dei brandelli
rimasti di Dostoevskij
e della sofferenza di Pasternak
che ormai è solo cenere