Ieri in giardino
C’era un folletto in giardino
o uno spirito buono ha avuto compassione di me?-
sconfitta e abbattuta
ad occhi chiusi
mi sono abbandonata al vento leggero
e ai raggi di luce che attraversavano le foglie
e son guarita-
oggi guardando le piume dei pioppi
e la quercia ondeggiare col suo peso antico,
ho pensato a quando era normale
vedere nel vento il dio del vento
e nelle foglie il dio delle foglie-
e infine ho pensato che anche solo
provare a vedere l’invisibile
fa sparire per un attimo quel velo
che mi tiene al di qua…
e non mi fa andare oltre
mi sono abbandonata al vento leggero
e ai raggi di luce che attraversavano le foglie
e son guarita-
che immagine meravigliosa.
grazie, è andata proprio così, ero parecchio giù e poi il sole, il vento, l’ombra hanno fatto il “miracolo”; deve essere stata una specie di meditazione involontaria…è proprio vero che la medicina è la consapevolezza del qui e ora, ma a volte si sta così male che ci sembra tutto inutile, questa piccola esperienza mi ha insegnato a perseverare proprio nei momenti difficili; poi naturalmente il linguaggio poetico aiuta
grazie ancora della tua attenzione
Dianella