Sono stata in vacanza in Maremma, ad Alberese; ho scritto un pò di poesie, eccone una

Quando il tempo era lento


Placide
le vacche maremmane
dalle lunghe corna
si radunano
dietro
una che le aspetta-
si avviano
verso il sottobosco
dopo aver mangiato
erba secca
nel campo assolato-
rapidi
gli volan dietro
piccoli aironi bianchi

alzando polvere
di terra rossa
avanzano
da ogni lato
dell’immensa prateria
e al muto richiamo
di una di loro
convergono tutte lentamente
in un sol punto-

è una scena antica
che si vede solo qui-
inutile fotografarla
o filmarla-
ci vuole il linguaggio
antico e sacro
della scrittura-

ora la mandria

imbocca senza fretta
un lungo sentiero
rosso e polveroso
che si confonde
con la luce del sole
con il colore dell’erba secca
col nitore del cielo
il grido continuo delle cicale
il vento fresco del pomeriggio
e il mio sguardo rapito


assisto alla fiaba
che si avvera-
alla magia
dell’essenza della vita-
la mia è pura ammirazione
la loro è pura
assoluta perfetta bellezza

l’incanto mi afferra-
non vado dove devo andare
guardo e aspetto-
la mandria
lenta e silenziosa
va verso la sua meta
senza padrone
senza pastore
urla, richiamo


una è rimasta indietro,
non ha seguito le altre-
non si muove
mangia curvata
tutta schiena e biancore-
una più grossa
l’attende sul sentiero-
scuote la coda nera
aspetta con il muso
rivolto al gruppo
già arrivato al sottobosco-
l’altra non la guarda,
non ha saziato ancora la sua fame-
io riprendo il mio cammino-
ma poi mi fermo di nuovo-
in attesa-
il tempo mi passa davanti
un tempo lungo
fatto di vento
sole, polvere rossa


la Maremma
è questo lento
corso di vacche
dalle grandi corna
che si attendono l’un l’altra
con calma, pazienza
perseveranza
e attenzione

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