Campagna

Cumuli di nubi
come i versi a elenco e tristi
di  Kerouac-

basso cielo di quasi inverno-
la terra sonnecchia
la sterpaglia sull’argine ingiallisce-

l’arco di guerce scurisce
 in un sol punto la strada bianca-
la pozzanghera riflette
il palo della luce-

un pigolio si spegne
e poi riprende-
è un lamento, un singulto
chi mangia e chi è mangiato?-

lungo il fosso erba nuova
fosforescente, psichedelica-

lo sguardo vaga
tra la terra e il cielo-

tremulo colpo d’ali-

cade una foglia

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