Corso di Prosa Spontanea Associazione Primo Levi di Bologna
Insegnante Dianella Bardelli
Ottava lezione 8° 15..4.2011

Prima di tutto abbiamo letto alcuni testi che gli studenti hanno scritto a casa. Il titolo era “Facce viste per strada”.
Poi il resto della lezione è stata dedicata a leggere le prime pagine de “ I vagabondi del Dharma” di Jack Kerouac. Come spesso accade quando propongo in qualche corso di Improvvisazione di Poesia e/o Prosa spontanea, il testo di Kerouac pone parecchie difficoltà di lettura per gli studenti. Kerouac è un autore che o si ama incondizionatamente o sennò è difficile da leggere come si trattasse di un qualunque scrittore. La sua scrittura, come quella degli altri autori della beat generation, ha uno scopo extra letterario, difficile da cogliere immediatamente. Si tratta infatti della scrittura come forma di presa di coscienza ( come si può vedere nel mio testo: “L'improvvisazione di poesia e prosa spontanea”), di sé e degli altri. Un altro ostacolo è l'uso ne I vagabondi del Dharma di termini della dottrina buddista che è necessario conoscere per poter apprezzare a pieno il testo, dei quali nel corso della lezione ho cercato di spiegare il significato.

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