Questa è la prima pagina del mio romanzo:
I pesci altruisti rinascono bambini
Introduzione: come nasce una storia
Se la giornalaia, oggi 18/2/2007 fosse stata aperta, se non
fossi tornata subito indietro pensando devo andare a M.,
devo prendere la macchina per andare a prendere i giornali,
se non avessi pensato non prendo con me il cane perché voglio
far presto e perché fa ancora troppo freddo, casomai lo
porto a fare un giro dopo mangiato, non avrei pensato: ho
freddo alle mani toccando i 9 euro che ho in tasca, e se non
mi avesse cominciato a far male il ginocchio sinistro non
avrei pensato ecco l’inizio del nuovo romanzo: “Ho freddo
alle mani e ho in tasca 9 euro”.
Così un po’ di storia c’è già:
1. lei, che si chiama Katia, col pastrano che ha addosso stamattina,
i guanti grigi di lana che non scaldano, va via, si
chiude la porta di casa alle spalle e prende una strada, la solita
che fa ogni giorno in macchina per andare al lavoro,
prende quella strada con 9 euro in tasca e va;
2. fa freddo;
3. cammina un’ora. Si ferma, riposa;
4. cammina un’altra ora: in un bar cappuccio e pasta. Chiede
se hanno bisogno di una cameriera, dicono no. Cammina
lungo un argine, abbandona la strada. In una casa c’è una
vecchia. Ha bisogno di un aiuto? Sì. Vitto e alloggio e 300
euro al mese. Ok.