Ancora su I doni della vita di Iréne Nèmirovsky

I doni della vita di Iréne Nèmirovsky dimostra che si può essere spietati nello scrivere, ma lo si può fare senza enfasi, parole assolute, tragiche. Dimostra questo romanzo che usare la semplicità, la calma nel descrivere personaggi ed eventi estremamenti  negativi, fa essere appunto più spietati nello scrivere. Più di quando si usano termini forti e pieni di punti esclamativi. E’ difficile farlo quando, come ne I doni della vita si descrivono personaggi diversi tra loro. Nel romanzo in realtà la contrapposizione principale è tra vecchi e giovani. E’ un mondo chiuso quello descritto dalla Nèmirovsky; tutti i personaggi appartengono alla stessa classe sociale: la borghesia delle piccole città francesi nei primi decenni del ‘900.
In gioventù i personaggi cercano una propria strada, non vogliono omologarsi allo stile di vita dei loro genitori, ma questa scelta si paga amaramente. L a famiglia sembra essere l’unica istituzione degna di credibilità, ha regole che non possono essere trasgredite, pena l’esclusione dalla protezione soprattutto economica che essa garantisce a chi ne fa parte.

Pubblicato da Dianella Bardelli

In questo blog sono presenti miei racconti, mie recensioni di romanzi e saggi su vari argomenti, soprattutto sulla letteratura della beat e hippy generation. Scrivo romanzi, spesso ambientati negli anni '70-'80'; e poesie; ne ho pubblicati alcuni : Vicini ma da lontano, I pesci altruisti rinascono bambini, Il Bardo psichedelico di Neal ; è un romanzo sulla vita e la morte di Neal Cassady, l’eroe di Sulla strada. Poi ho di recente pubblicato il romanzo "Verso Kathmandu alla ricerca della felicità", per l'editore Ouverture; ho pubblicato un libretto di poesie: Vado a caccia di sguardi per l'editore Raffaelli. Ho ancora inediti alcuni romanzi, uno sulla vita e la poesia di Lenore Kandel, poetessa hippy americana; un secondo invece è un giallo ambientato nella Bologna operaia e studentesca del '68; un terzo è è sull'eroina negli anni '80 a Milano e un altro ancora sul tema dell'amore non corrisposto. Adoro la letteratura della beat e hippy generation, soprattutto Keroauc, Ginsberg e Lenore Kandel. Scrivo recensioni su http://samgha.me/ e http://cronacheletterarie.com/ mio profilo in Linkedin: http://www.linkedin.com/pub/dianella-bardelli/45/71b/584