Prima di tutto il cappotto di cammello ( che era del regista ) che Delon porta in un modo tanto anni ’70, tanto gioventù che piano piano disperatamente si sgualcisce. E poi il mare d’inverno, naturalmente. E sempre a prendersi tutta la scena lui, Delon, fascino degli occhi, bocca, mani, busto che si inarca mentre fa l’amore come un affamato che finalmente mangia. Ma poi è tutto il film in ogni suo singolo fotogramma ad essere puro fascino e nostalgia di quel puro fascino che si poteva esprimere solo quando il film è stato girato (1972). L’ho comprato il DVD di questo film anni fa e me lo riguardo a distanza di tempo, neanche tanto tempo, mi coinvolge, parla di me che mi identifico in Daniele, il personaggio interpretato da Delon, ma anche in Vannina interpretata da Sonia Petrova, nel suo spasmodico bisogno d’amore. Entrambi ne soffrono e se ne disperano. E quando si incontrano si riconoscono perché prima avevano già tutto cercato, provato e definitivamente perduto. Si credevano falliti, persi, ancora vivi ma solo così per caso e senza più voglia di niente. Vannina, giovanissima incontra Daniele a scuola, è una sua allieva; lui ha trentasette anni e quasi mai per tutto il film si toglie lo stesso cappotto di cammello, lo stesso maglione a collo alto, gli stessi pantaloni, le stesse scarpe che mi sembrano quegli scarponcini scamosciati che si usavano allora sia d’inverno che d’estate. Lei solo storie di sesso alle spalle, è l’amante di Gerardo, il ricco del posto, lui è un insegnante supplente nel liceo cittadino; a casa ha una compagna, Monica, la bellissima Lea Massari, nel ruolo ingrato della donna tradita, che però si fa tradire ma non lasciare. Daniele diventa amico della combriccola di giocatori di poker e festaioli del posto di cui fanno parte anche Vannina e Gerardo. Fantastica, struggente e distruggente la scena in cui in una discoteca sulle note di “Domani è un altro giorni si vedrà” cantata da Ornella Vanoni, il professore assiste al lento di Vannina e Gerardo, con lei che gli si struscia, gli si aggrappa guardando Daniele per quasi tutto il tempo. Ma poi i due si mettono insieme e progettano la fuga. Ma il finale non poteva essere un happy end, avrebbe fatto crollare miseramente a terra l’impianto emotivo del film. Di culto. Passa ogni tanto anche in Tv.