Le donne di ” Siamo stati felici” di Irene Némirovsky sono tutte vecchie, disilluse, nostalgiche di un loro passato glorioso. Lo sono anche se sono giovani. Sono vecchie perché i loro mariti non le amano e le tradiscono apertamente. Loro, le giovani – vecchie signore subiscono i tradimenti, li conoscono, ma non mollano i loro mariti.
Poi ci sono i bar. Non quelli del mattino, frequentati da chi va al lavoro. Quelli frequentati dalla schiuma dell’umanità parigina. Stanno in questi bar tutta la notte, hanno i loro angoli abituali, bevono continuamente. C’è anche una vecchia signora che sta in uno di questo bar tutta la notte a ruminare dentro di sé sul proprio glorioso passato. E’ sola e povera. Nessuno in quel bar le fa compagnia e lei ci soffre. Una notte entra una giovane ragazza ben vestita e molto bella. La vecchia signora sogna che diventino amiche. Ma naturalmente non accade.