Prendere cappello

Da giovane prendevo subito cappello. Quante fregature per questo, gente che mi piaceva che non mi cercava più, amori finiti perché dopo un po’ di questo modo di fare mi mollavano. A volte rimpiango questo modo di fare. Ero sincera, immediata, ma impulsiva, mi guidava la rabbia o il fastidio. Bastava una parola fuori posto, un tono ironico o peggio sarcastico che prendevo e me ne andavo.
Mi ricordo una di queste volte. Ero una ragazzina, 14,15 anni. Un viaggio di ragazzi e ragazze in pullman con un professore che li organizzava d’estate. Eravamo in Corsica, ad Ajaccio in un campeggio. Dormivamo in alcuni bungalows, la sera stavamo fuori sul prato in gruppi a chiacchierare. Io lì avevo un’amica del cuore, rimasta tale per alcuni anni, poi le nostre strade si sono spontaneamente divise. Qualcuno quella sera mi criticò, non ricordo a che proposito, non eravamo d’accordo su qualcosa. Mi alzai e me ne andai. “A culo ritto”, come si usa dire. Mi ricordo proprio che eravamo in circolo e io mi alzai e me ne andai dicendo vaffanculo. Mi avviai a passo svelto verso il mio bungalow dicendo dentro me stessa: fa che mi richiamino, fa che mi richiamino…Ma sentii la mia amica dire: quando fa così è meglio lasciarla stare. Non era vero! Sempre quando ho fatto così nella vita, sempre quando ho preso cappello ho desiderato che mi richiamassero, mi inseguissero, mi venissero a cercare di nuovo. Non è mai accaduto. Dovevo essere sempre io quella che cercava di riaggiustare le cose, recuperare il rapporto. Assumermi tutte le responsabilità. Poi ho capito che così si perdono le persone, le opportunità, tutti i rapporto utili e inutili. Ho capito che è meglio soprassedere, essere diplomatici, ingoiare anche i rospi.

Pubblicato da Dianella Bardelli

In questo blog sono presenti miei racconti, mie recensioni di romanzi e saggi su vari argomenti, soprattutto sulla letteratura della beat e hippy generation. Scrivo romanzi, spesso ambientati negli anni '70-'80'; e poesie; ne ho pubblicati alcuni : Vicini ma da lontano, I pesci altruisti rinascono bambini, Il Bardo psichedelico di Neal ; è un romanzo sulla vita e la morte di Neal Cassady, l’eroe di Sulla strada. Poi ho di recente pubblicato il romanzo "Verso Kathmandu alla ricerca della felicità", per l'editore Ouverture; ho pubblicato un libretto di poesie: Vado a caccia di sguardi per l'editore Raffaelli. Ho ancora inediti alcuni romanzi, uno sulla vita e la poesia di Lenore Kandel, poetessa hippy americana; un secondo invece è un giallo ambientato nella Bologna operaia e studentesca del '68; un terzo è è sull'eroina negli anni '80 a Milano e un altro ancora sul tema dell'amore non corrisposto. Adoro la letteratura della beat e hippy generation, soprattutto Keroauc, Ginsberg e Lenore Kandel. Scrivo recensioni su http://samgha.me/ e http://cronacheletterarie.com/ mio profilo in Linkedin: http://www.linkedin.com/pub/dianella-bardelli/45/71b/584

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