Recensione di Massimo Priviero, Rolling Live

Rolling Live è un doppio album dal vivo + DVD del concerto tenuto da Massimo Priviero il 28 Marzo del 2009 al Rolling Stone di Milano. Si tratta del primo album dal vivo della carriera di Massimo. Nel cofanetto sono presenti i suoi brani più famosi più tre inediti: Lettera al figlio, Vivere, Splende il sole.
Il concerto si avvale di ottimi musicisti come Alex Cambise, Onofrio Laviola, Sergio Leonarduzzi, Mauro Piu, Giovanni Massari. Nell’esecuzione di alcuni brani sono presenti i contributi di Michele Gazich con il suo violino, di Giancarlo Galli al bouzuki e Keith Easdale alle uillean pipes.


Mentre scrivo sto ascoltando “Nessuna resa mai” che è contenuta nel secondo CD. Ogni tanto guardo fuori dalla finestra. Ci sono te grandi olmi oltre le case vicine alla mia, sembrano un unico immenso albero. C’è vento e così abbasso l’audio per ascoltare l’albero nel vento. Ascolto il fruscio delle foglie nel vento. E’ un suono forte ed è così bello che ti arriva dritto al cuore. Così è anche la musica di Massimo. Forte e ti arriva dritto al cuore.

Di tutti i brani contenuti nei due CD e nel DVD il mio preferito è l’inedito “Vivere”. Ma in realtà mi piacciono tutte le vecchie e nuove canzoni di questo concerto. Ma Vivere per me ha qualcosa di speciale e di familiare in questa fase della mia vita: Vivere, che sia l’altare o la polvere/Un tempo è volato, un tempo è venuto/Di pioggia o sole, un tempo verrà/Un uomo viene al mondo e cerca quello che non ha/Un uomo nasce, sogna, crede e vive vive vive/ Questo è quel che sa/Vivere, cerca la forza dove c’è, che non sai mai/Che non sai mai, che non sai mai dov’è/Vivere, cerca la luce dentro te…Mi hanno colpito le parole “Vivere, cerca la luce dentro te”. Nella meditazione buddista tibetana la luce dentro te è la cosiddetta chiara luce, quello stato di buddità che si raggiunge quando si riescono ad eliminare anche solo momentaneamente le emozioni negative che ci affliggono e che impediscono la visione della chiara luce appunto.Naturalmente anche i testi delle canzoni più belle senza la musica e il loro interprete non hanno la stessa forza e non emozionano. Infatti quello che coinvolge ed emoziona è l’interpretazione che ne fa Massimo Priviero.

Si capisce nell’ascoltare il brano quanto esso appartenga intimamente alla vita di Massimo, al suo vivere, alla sua ricerca della forza dove c’è che non sa mai dov’è ma che poi trova nella luce dentro sé. E questa è una scoperta esistenziale non da poco, che solo chi ha vissuto, e sbagliato e sofferto arriva a fare. Non è che a noi occidentali venga istintivo cercare la fine della sofferenza dentro noi stessi. A noi viene di fare il contrario, lo sappiamo tutti. Cerchiamo nella materialità la felicità. E così soffriamo sempre di più.
Il DVD di Rolling Live ci mostra un Massimo Priviero nel suo elemento più naturale: il palco. Altro che stormire di foglie…Cos’è valanga, fiume, cascata? Fresca e spontanea acqua che scroscia e arriva a formare quel lago verde che è il cuore del pubblico. I musicisti gli vanno dietro. Che altro potrebbero fare? Scansare la valanga o farsene travolgere? E noi che facciamo? Ci facciamo travolgere è ovvio.Stamattina ero seria e triste e pensavo è tanto che non mi sentivo così, e pensavo sarà che ho dormito poco e ho pensato chissà quando mi passa…e già cominciavo a scrivere di questa specie di dolore che a volte mi acchiappa così all’improvviso. E poi accendo il computer e metto su il DVD di Massimo e bé insomma capita no con la musica? Non sono più triste! A me lui fa questo effetto. Ma mi sa che fa così anche a tanti altri.
Alcuni versi qua e là dai brani: “ Siamo solo soldati che marciano stanchi/…siamo vivi siamo in piedi/…non fermarti mai/…siamo nati per volare per cadere prima o poi/” ( Bell’Italia). “Siamo Cristi traditi/…siamo ponti nel vuoto/…siamo spari nel cielo/…siamo lacrime spente/…siamo occhi malati/…Siamo ali di ferro/ siamo sassi nel tempio/ ( Spari nel cielo ).” Cresci in fretta e cerchi amore in modo strano senza volerlo mai/…ragazza sei sola/ ( Bambina di strada). Stupenda la versione di Priviero di Ciao amore ciao di Luigi Tenco nella versione originale, diversa da quella che in genere si conosce: “ Li vidi passare vicino al mio campo/ ero un ragazzo stavo lì a giocare/erano giovani e forti/ andavano al fronte col sole negli occhi/e cantavano così ciao amore ciao…”.
Vorrei citare la canzone di Massimo “Grande mare” che nel concerto si avvale dei musicisti Giancarlo Galli ( “uomo di terra, lo chiama Massimo) al bouzuki, e Keith Elasdale ( uomo d’isola) alle uillean pipes. Presentando sul palco questi due musicisti dice Massimo. “ Vogliamo portare questa canzone, che in realtà è un ballata…vediamo di portare il mare in Scozia”. E infatti “Grande mare”, grazie soprattutto alle cornamuse di Keith Easdale, diventa una ballata scozzese che in maniera surreale, come fa l’arte sempre, parla di mare: “ L’estate è finita/ i ragazzi tornano a casa/Rimini è chiusa per nebbia nel 2003/ penso a Marta, al bambino, ai miei guai/ al lavoro con mille se/ quanto fa di cappuccio e brioches che vado via…/e guardo il mio mare che sale , sale dentro di me…
E’ un gemito nella voce di Massimo questo testo, lui la canta accompagnandosi con la chitarra acustica, ma anche con il corpo, le spalle si alzano, le ginocchia appena piegate. E quello che racconta si capisce come sia vita, un pezzo di vita che è stata davvero vissuta. Poi arriva sul palco Michele Gazich per accompagnare Massimo in “Fragole a Milano”. “L’idea delle fragole a Milano”, dice Massimo, “ mi è venuta dalla canzone dei Beatles Strawberry fields forever, io andavo in cerca della ragazza che amavo e in tram scrivevo questa canzone”. Che dice: conto i tram i baristi le case/…niente fragole a Milano/….io respiro io vivo per te/solo per te, per te/…per te scalerò il cielo…Fa impressione guardando l’esecuzione di questo brano, soprattutto per l’affiatamento che c’è tra Michele Gazich e Massimo Priviero, in ginocchio tutti e due a suonare e cantare e poi Gazich che si rialza e mentre suona il violino balla, una meraviglia.
Infine vorrei accennare alla mitica San Valentino che ha anche lei un magnifico testo: siamo solo due cuori in una notte sporca/siamo solo due anime in cerca di un riparo qualunque/…siamo solo due pazzi caduti dal cielo/ ancora in cerca di fiato per provare a salire in volo…
Il DVD contiene anche “Appunti di viaggio”, autobiografia di Massimo Priviero in stile letterario, un racconto.

Lista brani:

Questa la tracklist dei 2 CD “Lettera al Figlio” (inedito), “Bellitalia”, “Dolce Resistenza”, “Spari nel Cielo”,”Diluvio”, “Bambina di Strada”,”Ciao Amore Ciao”, “Angel”, “Mr. Tambourine Man”, “Grande Mare”,”Fragole a Milano”, “NIkolajevka” ” “La Strada del Davai”, “San Valentino”, “Nessuna Resa Mai”, “We Shall Overcome”, “Pane, Giustizia e Libertà”, “Il testamento del Capitano”” “Vivere” (inedito), “Splenda il Sole” (inedito).

Il dvd, invece, ripropone i seguenti brani:”Bellitalia”, “Dolce Resistenza”, “Spari nel cielo”, “Diluvio”, “Bambina di strada”, “Ciao amore Ciao”, “Angel”, “Mr. Tambourine Man”, “Grande Mare”, “Fragole a Milano”, “La Strada del Davai”, “Nikolajevka”, “San Valentino”, “Nessuna Resa Mai”, “We Shall Overcome”

http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Priviero

sito di Massimo Priviero: http://www.artist-board.com/massimopriviero/

Il demo del DVD: http://www.youtube.com/watch?v=_3jOpnBLLOo

http://www.ilgiornale.it/news/ecco-massimo-priviero-don-chisciotte-rock-italiano.html

in lankelot: http://www.lankelot.eu/musica/priviero-massimo-gazich-michele-folkrock.html

Pubblicato da Dianella Bardelli

In questo blog sono presenti miei racconti, mie recensioni di romanzi e saggi su vari argomenti, soprattutto sulla letteratura della beat e hippy generation. Scrivo romanzi, spesso ambientati negli anni '70-'80'; e poesie; ne ho pubblicati alcuni : Vicini ma da lontano, I pesci altruisti rinascono bambini, Il Bardo psichedelico di Neal ; è un romanzo sulla vita e la morte di Neal Cassady, l’eroe di Sulla strada. Poi ho di recente pubblicato il romanzo "Verso Kathmandu alla ricerca della felicità", per l'editore Ouverture; ho pubblicato un libretto di poesie: Vado a caccia di sguardi per l'editore Raffaelli. Ho ancora inediti alcuni romanzi, uno sulla vita e la poesia di Lenore Kandel, poetessa hippy americana; un secondo invece è un giallo ambientato nella Bologna operaia e studentesca del '68; un terzo è è sull'eroina negli anni '80 a Milano e un altro ancora sul tema dell'amore non corrisposto. Adoro la letteratura della beat e hippy generation, soprattutto Keroauc, Ginsberg e Lenore Kandel. Scrivo recensioni su http://samgha.me/ e http://cronacheletterarie.com/ mio profilo in Linkedin: http://www.linkedin.com/pub/dianella-bardelli/45/71b/584

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