Alone della luna
Alone della luna
l’omaggia e l’incorona-
come un mantra infinito-
un movimento acceso e lento
di luci e nubi cobalto e cenere
Alone della luna
Alone della luna
l’omaggia e l’incorona-
come un mantra infinito-
un movimento acceso e lento
di luci e nubi cobalto e cenere
Nubi del Tintoretto
A cena
guardando oltre l’ampia finestra
le nubi vagamente rosa
del quasi tramonto
hai detto:
Il Tintoretto-
ho guardato anch’io-
che già guardavo là-
con gli occhi tuoi
annuendo ammirata
di te, delle nubi vagamente rosa
e del Tintoretto-
c’è stata una pausa
dentro di me
mentre guardavo le nubi
diventate del Tintoretto-
da dentro quella pausa
è nato un pensiero
né intelligente né stupido-
per un secondo o due
il mio cervello è diventata
la macchina del Tempo
e quelle nubi
son tornate indietro di secoli-
ti ho detto:
strano sapere che anche allora
vedevano questo cielo,
questo tramonto,
queste nubi-
strano, ho poi pensato,
ma anche bello
e rassicurante-
oggi
allora per noi
c’è ancora speranza
( della/dalla bellezza)
La nuvola
In mezzo al cielo
s’allunga una nuvola-
è una spina dorsale
con una coda
che sottile ondeggia-
vellutata bianca bellezza
che sfama il vento
perde le ossa
e diventa piuma
ombra, nube, vento
c’è un’ombra-
come un ladro agisce di sbieco
tra i mattoni rossi
e i rami tozzi e bassi
del melograno-
si muove furtiva e si nasconde
come volesse prenderti alle spalle-
in alto
bianche nubi di pioggia
elettriche e tuonanti
fuggono il cielo-
il vento soffia libero
come in un giardino
da tempo abbandonato
ieri le nubi 3
schiuma di mare persa sulla riva in attesa della tempesta-
rarità preziose-
saliscendi mattutini- esametri- una torta a tre piani-
ali d’angelo che si sono perse, qualcuno le ha perse-
qualcuno ha perso l’ali-
una montagna sulla quale nessuno ha voglia di salire-
una lumaca senza antenne-
perchè le lumache hanno le antenne?,
chiese Socrate a Platone o viceversa-
la tortora che vola verticalmente non l’avevo mai vista-
un pensiero denso
ieri le nubi 2
rondini – anime in fuga – fantasmi in fuga – Kandinskij –
nuotatrici – anemoni bianchi raggiungono il sole,
lo sfidano, impallidisce – un ghiacciaio, l’ultimo da
scalare, si sfalda s’apre da solo senza scalatori –
la maglietta a righe tipo marinaretto – un quadrato che
è anche un cerchio – ci volano sopra o sotto corvi ma
forse sono solo rondini – costole – bacino – la morte secca –
la colonna vertebrale – un neonato – senza sè come la nube
che lenta sempre va insieme al cielo – una colomba –
dove avete i nidi, stupidi? – laggiù parlano fantasmi –
una colomba ma molto più grande – la colomba della pace
che vaga per i cieli – un cono gelato che fuma – lo spiritello alato –
il diavolo che si guarda le spalle – una foglia secca – un’ autostrada –
un puntino che va senza parlare: è una cometa che scende verso
terra – quando non ci saremo più succeda quel che succeda – il
cielo è una spirale – sono segnali degli extraterrestri.
ieri le nubi
un grifo, un cane, una ballerina,
un cavaliere armato, ossa, la morte secca,
polmoni, un lago di rosa, cavallucci marini,
uno scarabeo, ipsilon, la colonna vertebrale,
lombrico, bozzolo, uomo donna, una parentesi,
isolette nel pacifico, un quadrupede in fuga,
lo studioso affaticato, prima la croce
nuvole
non soldi, fama, onori
non amori, amici, conversazioni-
solo le nuvole
che s’addensano rabbiose e dolci
sopra le case e l’albero grande-
sono bianche e dense
grasse , candide-
s’aprono a prendere tutto il cielo
suoni senza corpo
suono di gocce-
sulle nubi rimbalza-
poi scende leggero
sui miei pensieri-
volentieri van via
nubi
passano-
a volte restano-
alte sulla luna
nubi
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