Una gran calma, me la ricordo sempre.
Ero piccola, quindici anni, forse diciassette.
Sulla riva del mare mitico di allora di Riccione in un’ora in cui tutti se ne erano andati a pranzo o lo stavano per fare. Ero su un lettino, credo fossero di tela allora. Ero vicino alla riva del mare. Sentivo le ondine frangersi con un suono di risacca, sempre uguale, sempre uguale. Ce l’ho ancora nelle orecchie. Io ero lì che prendevo il sole e senza volerlo, deciderlo, come accade ora ansiosa come sono, spontaneo avvenne che il suono sempre uguale, sempre uguale mi prendesse e mi portasse nel luogo astratto dove quel suono era. Mi catturò e stavo così bene come non sono stata mai più dopo. Sarei stata lì ancora, ancora, per sempre se questo fosse stato umanamente possibile. Ma poi mi chiamarono e dovetti andare via, a casa, a pranzo.Lasciai quello stato calmo, assente, vuoto di vita, problemi, vuoto anche di mente. C’era solo quel suono della risacca così calmo, così caldo, accogliente e c’era qualcosa di altrettanto astratto e mitico che era la mente di quella ragazzina di 15,17 anni.
Ora medito per calmarmi, ma è un’azione. E’ una decisione. Non funziona in maniera così assoluta come quella volta, quell’unica volta sulla riva del giovane mare di Riccione.
Tag Archives: suoni
Il suono
Più vivido il suono
più astratto
lontano
ma più squillante
Nella notte un suono
Nella notte un suono,
lucido e spezzettato
come il sonaglio d’un serpente
che guizza e salta veloce
nel chiaro buio della luna
Poesie maremmane
Ammalia il suono
d’alberi insieme al vento –
monotone
l’onde del mare
Il suono della’alba
Un mare di foglie
che ondeggiano rumorose
accendono immagini
di fili bianche e sottili –
l’oscuro suono
come di attesa e triste
si illumina
ad occhi aperti
di un cielo chiaro cobalto
Inizio dell’alba
L’inizio è solo
un fremito di gola
sei sottili singulti
dal cielo e dal canneto
e poi cinque rintocchi di campane
poi ancora il fremito
dolce e sottile –
lontano lontano
un gallo col suo grido
acuto e forte –
il piccolo vibrato di gola
prosegue sempre uguale
aspetto il cinguettio che non arriva –
intanto schiarisce il cielo
e con lui il quaderno –
il vento di fronde
copre il ritmico singulto,
mi giunge un’aria fresca
non più quella umida
della notte nera –
l’uccellino col suo sottile fremito
mi arriva giovane e franco
come l’aria che non si guarda
ma scivola libera
sulla mia pelle –
i galli son più d’uno ora
fan pensare a scuderie di cavalli
al cuoio delle finiture
al legno, alla paglia e al suo odore –
si fa ora più nitido il singulto
anche la luce
e il suono gentile del vento
mi fan più compagnia d’una parola –
eccolo in cinguettio
il primo
di questa mattina d’estate,
prolungato non s’interrompe
fila sicuro
poi si ferma, riprende,
è un suo discorso
sempre più ritmato e chiaro
per qualcuno là fuori che l’intende –
l’aria si fa più fresca sulla pella
e anche la luce,
poi dal canneto
il risveglio si fa più forte –
il singulto ora
è come uno sbatter forte d’ali –
tritura l’aria
il suono intenso del vento con le fronde
spariscono le nubi
il cielo è terso-
tutto è senza significato
e senza poesia
come una prateria
d’erba verde e secca-
forte fremono le foglie
se guardo intenso
come di pioggia –
le nubi spariscono dal cielo
Il suono dei tre grandi pioppi nel vento
Un suono di mille occhi
suono astratto
senza nome
che non è più di foglie –
che avvolge terra e cielo
e li cancella
Suoni
Distratta, incantata
da suoni stordenti di foglie –
rumore secco frusciante
luccicante impetuoso
laggiù dove tutto esiste
o non esiste –
senza studio, libri
parole di saggi buddisti –
laggiù lontano
diversi da me
frusciano alberi
troppo alti
e un frescore d’aria mi tocca
ma oggi non mi raggiunge
Piccole cose
Piccole cose –
gocce di pioggia
distanziate, lente
un qua una là –
e poi voci dalle stanze –
piccole cose
un passo,una voce
gocce, scricchiolii
Mantra
Non so se è il cuculo
a cantar questo mantra-
tre suoni ripetuti
una pausa, riprende-
non si stanca?-
s’allungano le pause
si riempiono d’altri canti
rabbioso
quello dei cani in poco spazio
stridulo
quello delle due rondini
che attraversano
questa parte di cielo