al concerto del Miroslav Vitous Quartet
il contrabbasso lirico, veloce, all’inizio drammatico
con quei violini dietro- un mare di violini-
ora il cazzeggio della tromba
padroneggia il palco, il quadro-
il sax la prende alla larga,
lui arpeggia basso, profondo
ma subito se ne va via, sotto il palco
sotto terra forse-
poi il contrabbasso- dove ci porta?
così romantico,
una dacia? Una festa di zigani?
gli zigani dei romanzi russi?-
ma si torna presto a New York, con la tromba-
poi siamo tutti al night, a Bologna
in una notte d’inverno del ‘59-
grande anno
proprio prima di “tutto”-
tutto fermo
ma anche tutto in movimento-
e la gente neanche lo sapeva-
la scrittura, dice Jack, deve avere lo stesso ritmo del Jazz-
scrittura sincopata, spezzata
senza un filo
soprattutto senza un filo logico-
che va di qua e di là
come la mente umana-
palline colorate nel cervello
poi stelle,
e accenni di cose mai finite-
il sax ora prolunga le note,
le interrompe
insegue una sua quasi melodia
e poi quel senso liquido-
musica liquida
perché non l’acchiappi
mica l’acchiappi-
ma lei dai capelli lunghi
non lo vede, non lo sente-
troppo inquieta-
si mette la maglia e se la leva,
poi si alza, poi beve vino
parla, ridacchia
si china come se dormisse
alla fine si alza di nuovo e se ne va
Salve ragazzi,
una domanda: la mia versione di “Sulla Strada” è quella uscita qualche anno fa con Repubblica, che poi credo sia l’edizione mondadori del 59. Su un libro della Pivano ho però letto che la prima edizioni fu pesante revisionata, ed infatti io non trovo tutti i trattini di cui si parla spesso in sostituzioni d punti e virgole. A me sembra più che altro una scrittura abbastanza normale. Sapete dirmi se c’è in giro l’edizione originale?
Grazie,
Marco
per quello che ne so io la versione originale é uscita in America da poco, quindi in Italia non penso ci sia ancora
ciao
Dianella
Ah, grazie, lo sospettavo. Quindi, a quanto mi sembra di capire, noi la vera prosa spontanea di Kerouac su quel romanzo in realtà non l’abbiamo ancora mai vista.
P.S.: Complimenti vivi per il blog
grazie per i complimenti, li apprezzo davvero; non abbiamo in italiano la vera prosa spontanea di Sulla strada, ma di tutti gli altri romanzi di Kerouac sì, ad esempio non so se hai letto I sotterranei o Big Sur: sono meravigliosi
ciao
Dianella
Ah, ecco, quelli non li ho ancora letti, ecco perché. Provvederò a colmare la lacuna. Grazie davvero, mi hai risolto un bel dubbio. Marco