Testo:
CROCIFIGGI LA TUA MENTE
Was it a huntsman or a player
That made you pay the cost
That now assumes relaxed positions
And prostitutes your loss?
Were you tortured by your own thirst
In those pleasures that you seek
That made you Tom the curious
That make you James the weak?And you claim you got something going
Something you call unique
But I’ve seen your self-pity showing
And the tears rolled down your cheeks.
Soon you know I’ll leave you
And I’ll never look behind
‘Cos I was born for the purpose
That crucifies your mind.
So con, convince your mirror
As you’ve always done before
Giving substance to shadows
Giving substance ever more.
And you assume you got something to offer
Secrets shiny and new
But how much of you is repetition
That you didn’t whisper to him too
Traduzione:
È stato un cacciatore o un giocatore
Che ti ha fatto pagare il prezzo
E che adesso assume posizioni distese
E prostituisce la tua perdita?
Sei stato torturato dalla tua stessa sete
Per quei piaceri che cerchi
Che ti hanno reso Tom il curioso
Che ti rendono James il debole?
E tu sostieni di avere qualcosa che bolle in pentola
Qualcosa che chiami ‘unica’
Ma ho visto la tua autocommiserazione dare mostra di sé
E le lacrime sono scorse giù per le tue guancePresto sai che ti lascerò
E non mi volterò mai indietro
Perché sono nato per lo scopo
Che crocifigge la tua mente.
Perciò convinci il tuo specchio
Come hai sempre fatto fino ad ora
Dando sostanza alle ombre
Dando sostanza ancora di più.
E presumi di avere qualcosa da offrire
Segreti nuovi e splendenti
Ma quanta parte di te è ripetizione
Che non hai sussurrato anche a lui
qui il bell’articolo di Claudio Giunta su Sixsto Rodriguez sul Sole 24
Il mondo prima di internet era una grande sfera di tenebra. Ecco la prova. La lotta contro l’apartheid in Sudafrica ebbe anche le sue voci pop, e una delle più ascoltate, amate, venerate negli anni Settanta-Ottanta, soprattutto fra i giovani bianchi progressisti, fu quella di un cantante americano di nome Sixto Rodriguez, figlio di immigrati messicani stabilitisi a Detroit negli anni Venti. I suoi due album Cold Fact (1970) e Coming from Reality (1971) non ebbero nessuna fortuna negli Stati Uniti ma, arrivati non si sa come in Sudafrica, vendettero centinaia di migliaia di copie, facendolo diventare famoso come i Beatles e i Rolling Stones: coi quali del resto aveva ben poco da spartire, essendo un cantautore impegnato da paragonare semmai a Dylan o a Neil Young. Per avere la misura di questo successo, ecco il commento a un video di Rodriguez postato su YouTube da pieter13294: «Vivo in Sud Africa e ho conosciuto la musica di Rodriguez grazie a mio padre e ai suoi fratelli. Io e tutti i miei amici, anche se abbiamo tra venti e trent’anni, ascoltiamo ancora Rodriguez Claudio Giunta – Il Sole 24 Ore – leggi su http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-10-21/demolitore-ribalta-084237.shtml?uuid=AbfGzHvG