Copertina del mio libro di poesie
Vado a caccia di sguardi


 Novembre

Vado a caccia di sguardi,
d’ombre lunghe, di rami spogli
di come stanno sull’albero le foglie
o ammucchiate nei fossi
come morti di guerra.
Rumor di ghiaia umida
odor di lepri al fucile sfuggite.
La luce è così rossa
in questo pieno mattino.
La strada sale su cespugli a pennacchi
un po’ sbiaditi, gialli.
Più in alto un ramo pende
a testa in giù spezzato.
Dondola lento,
e agganciato si tiene all’amico più forte-
come in torre sta un nido
tra le cime rossastre.
Come salirci
e star lì a guardare?

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